La splendida e insolita galassia NGC 1291, in direzione della costellazione dell’Eridano a circa 33 milioni di anni luce di distanza, è nota per la presenza di due strutture stellari a forma di barra che attraversano il nucleo, una interna e una esterna.
Questo resto di supernova, la cui esplosione si stima sia avvenuta tra i 10 e i 20mila anni fa, colora il nostro profondo cielo con una danza di gas che si intrecciano e interagiscono dando luogo ad singolare quadro cosmico la cui forma ricorda la scopa di una strega
La Nebulosa Mago, designata come NGC 7380, è una nebulosa a emissione situata a circa 7.000 anni luce dalla Terra nella costellazione di Cefeo. Si estende su una regione del cielo notturno che misura circa 25 anni luce di diametro.
Il 16 settembre, mentre il disco solare presentava solo piccole macchie solari, diverse grandi protuberanze hanno rubato la scena. Indubbiamente, quella più importante può essere vista nell’angolo in basso a destra, vantando un’altezza impressionante di circa 90.000 km e una larghezza di circa 300.000 km.
Questa immagine di M31 è la composizione del segnale colore con il contributo del segnale H-alpha (idrogeno ionizzato) che ricade nelle frequenze rosse dello spettro elettromagnetico, portando in evidenza nubi di questo gas e nebulose nelle spirali galattiche.
Il Sole è una stella di classe spettrale G2V ed emette su tutto lo spettro elettromagnetico. Con appositi filtri è possibile riprendere la fotosfera, la cromosfera e l’atmosfera solare. Con un semplice reticolo (StarAnalyzer) ed un ago da cucire, è possibile inoltre scomporre lo spettro del Sole