Si tratta di due degli oggetti più fotografati del cielo: il doppio ammasso del Perseo (NGC 869 e NGC 844). Entrambi sono ammassi giovani, dell’età compresa fra 3 e 6 milioni di anni, e distano fra loro circa 800 anni luce
Un magnifco campo stellare in direzione della costellazione della Lucertola che riprende la nebulosa a emissione Sh2-126. In alto, dal colore giallastro, appare la Nebulosa Geco LBN 437.
NGC 7635 è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione di Cassiopea, verso il confine con Cefeo. Ha preso il soprannome dalla forma del suo gas di espulsione che forma quella che sembra essere una bolla nello spazio.
La Nebulosa della Carena (nota anche come Nebulosa di Eta Carinae o con le sigle di catalogo NGC 3372) è un oggetto celeste posto nel cuore della Via Lattea australe, nella costellazione della Carena.
Siamo nel Cefeo, al confine con la Costellazione del Dragone, una zona piena zeppa di polveri, tra nebulose oscure e diffuse.
Non a caso, molti dei soggetti del Catalogo Lynds si trovano qui.
IC 5068, una nebulosa a bassa emissione. Il suo soprannome è Nebulosa Abbandonata, poichè si trova proprio nei pressi delle più famose e fotogeniche Nebulose Nord America e Pellicano.
Ci troviamo all’interno della Nebulosa dell’Aquila (M16). Questa splendida immagine della regione riprende icone cosmiche e sculture rese famose dalle osservazioni del telescopio Hubble: i Pilastri della Creazione
IC 1396 è una nebulosa ad assorbimento (o nebulosa oscura). Il suo soprannome riflette la sua forma perfettamente riconoscibile: la proboscide di un elefante.