A cavallo tra le costellazioni del Cane Maggiore e dell’Unicorno, ben visibili verso sud in queste sere di gennaio, si trova la estesa nebulosa Ic 2177, meglio nota come nebulosa Gabbiano
Ci troviamo in direzione di Regolo, la stella più brillante della costellazione del Leone. Vedete quella macchia sotto di essa? Si tratta di Leo I, una galassia nana sferoidale. Queste galassie sono molto piccole e scarsamente luminose, a volte più deboli di una singola stella di grande massa.
M20, in direzione del Sagittario, si estende per circa 40 anni luce ed ha un’età di circa 300.000 anni, il che la rende una delle regioni di formazione stellare più giovani in cielo, con stelle neonate e astri ancora in formazione avvolti in culle di polveri.
La Nube di Rho Ophiuchi è una nube molecolare gigante composta in parte da idrogeno ionizzato luminoso e in gran parte da polveri oscure. Deve il suo nome alla stella che domina la regione in cui si trova, ρ Ophiuchi, situata tre gradi a nord di Antares, nella costellazione dell’Ofiuco.
IC 1396 è una nebulosa ad assorbimento (o nebulosa oscura). Il suo soprannome riflette la sua forma perfettamente riconoscibile: la proboscide di elefante (VDB142)
La Nube di Rho Ophiuchi è una nube molecolare gigante composta in parte da idrogeno ionizzato luminoso e in gran parte da polveri oscure. Deve il suo nome alla stella che domina la regione in cui si trova, ρ Ophiuchi, situata tre gradi a nord di Antares.
NGC 6888 (nota anche come Nebulosa Crescente o con la sigla C 27) è una nebulosa diffusa visibile nella parte meridionale della costellazione del Cigno, a circa 5.000 anni luce di distanza dalla Terra.
Ecco a voi Omega Centauri, l’ammasso globulare più grande che possiamo osservare dalla Terra. Si tratta di un ammasso di MILIONI di stelle legate gravitazionalmente fra loro, che si trova a circa 16.000 anni luce di distanza.