Barnard 150, nota anche come Nebulosa Cavalluccio Marino, è un’oscura nube molecolare di polvere nella costellazione di Cefeo, così densa da assorbire tutta la luce che proviene dalle stelle dietro di essa
Questa immagine riprende un’area di cielo nella regione dello Scorpione circostante la stella Jabbah, che da vita alla nebulosa a riflessione IC 4592, soprannominata Testa di Cavallo Blu
Tra le pieghe oscure della costellazione di Orione, si cela M78, una nebulosa a riflessione che appare come un etereo fantasma nel cuore dell’inverno celeste
Le Pleiadi (conosciute anche come le Sette Sorelle o M45) sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Chiunque, anche il più inesperto, può riconoscere al volo quel gruppetto di stelle che, ad occhio nudo, assomiglia ad un’Orsa Maggiore in miniatura.
Outters 4 (Ou4), conosciuta come Nebulosa Calamaro Gigante, è una nebulosa planetaria molto debole situata nella costellazione di Cefeo, scoperta solo nel giugno 2011 dall’astronomo dilettante Nicolas Outters
LDN43 (questo il suo nome ufficiale), la cui bizzarra forma ricorda proprio l’unico mammifero volante, è una nebulosa oscura nella costellazione dell’Ofiuco
L’ammasso globulare M13, noto come Grande Ammasso di Ercole, ospita circa 300.000 stelle, per lo più vecchie e rosse, legate insieme in un alone sferico che sfida la gravità. Situato a circa 25.000 anni luce da noi, questo spettacolare raggruppamento stellare è uno dei più luminosi e studiati del cielo boreale
Questa scena surreale prende forma nella regione di Rho Ophiuchi, tra le costellazioni dello Scorpione e di Ofiuco, a una latitudine da cui si arrampica appena tra i 18° e i 22° sopra l’orizzonte – una bella sfida per qualsiasi astrofotografo.