La Mineral Moon è una tecnica di fotografia che consiste nel catturare immagini a grande campo del nostro satellite con sensori a colori, e di applicare una semplice tecnica di elaborazione che permette di estrapolare una grande quantità di informazioni in esse contenuta, tra cui la diversa riflettanza dei materiali.
In questa mia immagine si possono notare tra le varie formazioni, la rima Fresnel e più a sud la rima Hadley con il south e il north complex, tra i quali è allunato il modulo Falcon di Apollo 15, prima missione ad utilizzare il rover lunare.
Fotografato il 18.07.21 durante alcuni test e in attesa che Giove e Saturno si alzino. Il grande cratere Clavius si trova in alto a destra del riquadro con Tycho e le sue cime centrali che si trovano a sinistra di Clavius.
Siamo nella zona lunare a Nord. Quello che vedete al centro nella foto è il cratere Plato. Si tratta di un grande cratere di oltre 100 km di diametro. I più attempati di voi ricorderanno di certo la serie televisiva di fantascienza Spazio 1999 e la sua mitica base Alpha, che sorgeva proprio all’interno di questa struttura craterica.
La mattina del 29 giugno ho potuto fotografare questa interessantissima formazione di cirri e una bellissima luna calante. Mi è sembrata un’immagine molto potente poiché le nuvole sembravano fiamme bianche che toccavano il nostro satellite collegando, in prospettiva, la nostra atmosfera con la luna.
Questo lunedì 31 maggio volevo fotografare una nuova macchia solare, ma il cielo era sempre coperto da uno strato di nuvole sottili e con molta turbolenza. Guardando ad ovest, una bellissima luna gibbosa calante ha fatto capolino da una leggera coltre di nubi. E come dice il proverbio? Se la vita ti offre limoni, fai una limonata!
Questa immagine esplicativa mostra il viaggio della luna dal suo punto più distante da noi (apogeo – 31 ottobre 2020) al suo massimo avvicinamento alla Terra (perigeo – 26 maggio 2021).