Il complesso Arp 94 è costituito da due galassie interagenti: NGC 3227 ( la più grande ) e NGC 3226. Si trovano nella costellazione del Leone a una distanza di 50 milioni di anni luce dalla Terra.
I suoi nomi ufficiali sono M82 o Ngc 3034, ma è più nota come Galassia Sigaro, ed è uno dei più caratteristici oggetti celesti che costellano i cieli serali delle nostre latitudini.
Il Tripletto del Leone (anche noto come Gruppo di M66) è un piccolo gruppo di galassie che dista circa 35 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione del Leone. Il gruppo è formato dalle galassie a spirale M66, M65 e NGC 3628.
Abell 1656 è formato da circa 1000 galassie, e si trova a circa 350 milioni di anni luce da noi con Redshift 0,0231, nella direzione della costellazione Chioma di Berenice.
La magnifica galassia a spirale NGC 4565, nota anche come Galassia Ago per il suo profilo sottile, si trova in direzione della costellazione della Chioma di Berenice. Dista da noi ben 40 milioni di anni luce, e la sua estensione è pari a circa 100.000 anni luce, più o meno come la nostra Via Lattea.
NGC 4490, nota anche come Cocoon Galaxy, è una galassia a spirale barrata nella costellazione dei Cani da Caccia. Si trova a circa 25 milioni di anni luce dalla Terra e fu scoperta da William Herschel nel 1788
Questa coppia di galassie si trova nella costellazione della Vergine. Sono entrambe galassie a spirale, una vista dall’alto (o dal basso) e l’altra di taglio. Dalla mia posizione sul pianeta Terra, si alzano poco più di 50 gradi sopra l’orizzonte a nord.
Più formalmente come Messier 63, la galassia Girasole si estende per quasi 100.000 anni luce, più o meno le dimensioni della nostra Via Lattea, e dista da noi circa 27 milioni di anni luce.
In direzione della costellazione dell’Orsa Maggiore brilla M101, soprannominata galassia Girandola. Un gigantesco disco a spirale di stelle, polveri e gas grande quasi il doppio della nostra Via Lattea, con i suoi 170000 anni luce di diamtero
La Galassia a spirale M100, lontana 55 milioni di anni luce, immortalata assieme alla supernova SN2019ehk, scoperta due anni fa da un astrofilo polacco.