Cullati dalla polvere cosmica e dall’idrogeno, i vivai stellari della costellazione di Orione sono una delle regioni più belle del cielo invernale! Nella mitologia greca, Orione rappresenta un leggendario cacciatore che si vantava di poter uccidere qualsiasi animale. In alcune versioni della leggenda fu ucciso dallo Scorpione, che fu poi posto ai lati opposti del cielo dagli dei in modo che non fossero mai contemporaneamente sopra l’orizzonte.
La Grande Nebulosa di Orione o Messier 42 (sulla destra) è uno degli oggetti celesti più facili da osservare. Si trova nella Spada della costellazione di Orione, appena sotto la sua cintura che, formata da tre stelle molto strette e allineate (Alnitak, Alnilam e Mintaka), è facilmente individuabile. È una delle nebulose più spettacolari e la più intensa visibile ad occhio nudo dall’emisfero settentrionale.
La Nebulosa Testa di Cavallo, ufficialmente conosciuta come Barnard 33 (IC 434 si riferisce alla nebulosa emissiva sullo sfondo), è una nebulosa oscura nella costellazione di Orione. La nebulosa si trova appena sotto Alnitak (ζ Ori), la stella più orientale della cintura di Orione. È facilmente riconoscibile per la forma della testa di cavallo da cui prende il nome e che risalta nella nebulosa. Dietro la nebulosa, infatti, si trova l’idrogeno che, ionizzato dalla vicina stella luminosa Sigma Orionis, dona una colorazione rossa. L’oscurità della testa del cavallo è causata dalla presenza di una densa nube di gas e polvere. Quest’ultimo assorbe fortemente la radiazione visibile emessa dal gas ionizzato di fondo.
Alla sinistra della Testa di Cavallo è ben visibile la Nebulosa Fiamma, catalogata come NGC 2024. Proprio sopra di essa, brilla la stella Alnitak, che assieme ad Alnilam e Mintaka (non visibili in questa immagine) forma la cintura del cacciatore.
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Author: Christian Bertincourt