“La mente umana non può comprendere l’immensità di una nebulosa, né i misteri che essa nasconde. È come cercare di comprendere l’infinito attraverso un vetro appannato.” Philip K. Dick
Siamo in direzione della costellazione di Cassiopea, a circa 7500 anni luce dal nostro sistema solare.
La Nebulosa Cuore (IC 1805), in basso, è una vastissima zona di idrogeno ionizzato in associazione a diversi ammassi stellari aperti e la sua distanza è stimata in circa 7500 anni luce dal sistema solare. La sua caratteristica principale è la presenza di due grosse aree apparentemente vuote ma in realtà ricche di ossigeno ionizzato, di diverse dimensioni, che rendono la nebulosa simile ad un “cuore”. Al suo interno si trova un sistema di piccoli ammassi aperti poco concentrati, responsabili della ionizzazione della nebulosa. Il più notevole di questi è Melotte 15, che contiene alcune stelle circa 50 volte più massicce del Sole, più altre più piccole ed un microquasar espulso milioni di anni fa.
La Nebulosa Anima (in alto) è una nebulosa a emissione, talvolta nota come Nebulosa Embrione (e in effetti, ricorda proprio l’ecografia di un feto umano) o IC1848, che è una designazione usata per l’ammasso stellare aperto incorporato nella nebulosa.
Dettagli tecnici e note dell’autore:
Care IC 1805 e IC 1848, siete state spuntate da quella lista infinita di soggetti incredibili che abitano il nostro cielo e che desidero immortalare, ricordandomi sempre quanto siamo piccoli, in termini di tempo, dimensione e talvolta osservazione. Esiste così tanto che non osserviamo, che non viviamo, e queste nebulose distanti più di 7000 a.l. da noi me lo ricordano con la loro straordinaria bellezza.
Author: Lavinia Cerato