Una superluna si verifica quando la Luna piena coincide con il perigeo, ovvero il momento in cui la Luna si trova alla minima distanza dalla Terra. Tale vicinanza comporta un aumento delle dimensioni apparenti della Luna vista dalla Terra, tuttavia, è poco probabile che la differenza appaia evidente a occhio nudo. Questa superluna minerale dello scorso luglio è frutto della somma del 9% di 2000 frame, ottenuti con un filmato di due minuti circa.
La “Mineral Moon” è una tecnica di fotografia che consiste nel catturare immagini a grande campo del nostro satellite con sensori a colori, e di applicare una semplice tecnica di elaborazione che permette di estrapolare una grande quantità di informazioni in esse contenuta.
Proprio come sulla Terra, infatti, i materiali lunari hanno un modo univoco di emettere, riflettere o assorbire luce. Una vera e propria “firma spettrale” che li contraddistingue. Ecco allora che vengono svelati i colori dei giovani mari lunari costituiti maggiormente da basalti (bluastri) e le anortositi, le quali costituiscono gran parte delle cosiddette Highlands (rossastre).
Dettagli tecnici:
Author: Marco Firenzuoli