Il suo nome ufficiale è NGC 6990. Questo resto di supernova, la cui esplosione si stima sia avvenuta tra i 10 e i 20mila anni fa, colora il nostro profondo cielo con una danza di gas che si intrecciano e interagiscono dando luogo ad singolare quadro cosmico la cui forma ricorda la scopa di una strega, da qui l’appellativo “Witch’s Broom”.
La bellezza dei resti di supernova è che sono estremamente ricchi di una varietà di elementi di cui spesso le nebulose ad emissione scarseggiano, primo su tutti l’ossigeno ionizzato che risplende con il suo tipico colore acquamarina.
Le esplosioni di supernova, per quanto possano sembrare eventi violenti e catastrofici, sono invece il motore pulsante della vita e della rinascita nell’universo. Difatti elementi semplici e complessi che si formano negli stadi finali delle giganti rosse, vengono rimessi in circolo dopo l’esplosione, dando inizio alla nascita di nuove stelle e pianeti.
Cosa che potrebbe essere accaduta proprio con il nostro sistema solare diversi miliardi di anni fa.
Dettagli tecnici di realizzazione:
Author: Mirko Tondinelli