
Questa complessa rete di filamenti rossi e azzurri appartiene a Sh2-240, la cosiddetta Nebulosa Spaghetti, uno dei più vasti e deboli resti di supernova osservabili nel cielo. Situata a circa 2.000 anni luce nella costellazione del Toro, si estende per oltre 150 anni-luce: un’enorme shockwave stellare che continua ad allargarsi da quasi 20.000 anni, quando una stella massiccia concluse la sua vita con una violenta esplosione.
Nonostante le dimensioni impressionanti, Sh2-240 è straordinariamente faint. Le sue sottilissime filigrane di gas ionizzato emergono solo con lunghe esposizioni, ottiche molto luminose e cieli bui. La sua estensione apparente supera i 3°, paragonabile a sei Lune piene affiancate.
Questa immagine è stata realizzata sotto un cielo Bortle 4 a Foppolo (1650 m) utilizzando un Samyang 135 mm f/2 modificato, adattato tramite componenti lavorati a CNC per poter integrare un rotatore e la ruota portafiltri ZWO EFW, mantenendo con grande precisione il delicato backfocus richiesto.
Per l’acquisizione delle emissioni Hα e OIII è stato utilizzato l’Optolong L-Para, un filtro dual-band ottimizzato per lavorare fino a f/2, ideale per ottiche estremamente luminose come questo 135mm.
Le stelle RGB sono state aggiunte in seguito tramite filtro Optolong L-QEF.
Il setup include una ZWO ASI2600MC Pro, con 10 ore di integrazione in pose da 300 secondi, più 30 esposizioni da 30 secondi per un campo stellare naturale.
Montatura ZWO AM5, guida con ASI120MM Mini, controllo tramite ASIAIR.
Elaborazione in PixInsight e Photoshop.
I fotoni che hanno raggiunto il sensore sono partiti da Sh2-240 20.000 anni fa, quando la nebulosa era già immensa ma leggermente più piccola di quanto la vediamo oggi. Osservare questo oggetto significa letteralmente scrutare un frammento di storia cosmica: la delicata traccia lasciata dalla morte violenta di una stella, ancora in lenta espansione nel silenzio della Via Lattea.
Author: Gianmaria Veronese