La Nebulosa Laguna, catalogata ufficialmente come Messier 8 – M8, è una nebulosa diffusa osservabile in direzione della costellazione del Sagittario. Fu scoperta da Le Gentil nel 1747. Si tratta di una delle regioni H II più brillanti della volta celeste ed è visibile anche ad occhio nudo sotto cieli abbastanza limpidi e bui.
Sovrapposto alla nebulosa c’è un piccolo ammasso aperto di stelle. Ha una magnitudine apparente di 6,0 e dista 4850 anni luce dalla Terra. Una delle caratteristiche principali della nebulosa Laguna è la presenza di piccole macchioline nere note come globuli di Bok, che sono nubi protostellari con un diametro di circa 10.000 UA (una UA – Unità Astronomica – è pari alla distanza Terra-Sole, ovvero circa 150 milioni di Km).
La regione più luminosa della nebulosa (conosciuta come Nebulosa Clessidra, ma da non confondere con la più famosa omonima nella costellazione della Mosca) è una regione in cui si verifica un’intensa formazione stellare: l’ emissione luminosa è causata dall’eccitazione di giovani stelle calde, principalmente dalla stella Herschel 36.
Note dell’autore e dettagli tecnici: Questa splendida nebulosa ha rappresentato una bella sfida, dal momento che dalle mie latitudini (Italia centrale) non sale mai oltre i 22° sull’orizzonte. Ciò nonostante, la sua grande luminosità permette di riprenderla anche con relativamente poche ore, se si ha la fortuna di riprenderlo un cielo discreto con un orizzonte sufficientemente sgombro, soprattutto. Avendo a disposizione un’unica serata da un cielo degno, quando per altro il soggetto già tramontava abbastanza presto, ho deciso di provare ad integrare le 3 ore scarse di segnale in banda larga con delle riprese in banda stretta effettuate da casa, tra mille le difficoltà date da tetti, palazzi, comignoli e luci varie. Ma il filtro da 3nm ha fatto il suo sporco lavoro e il risultato lo trovo gradevole.
Author: Francesco Radici