A lungo si è dibattuto sulla natura di M71, altrimenti detto NGC6838, essendo considerato da alcuni un ammasso aperto particolarmente ricco. Oggi è designato quale ammasso globulare, con una grande abbondanza di metalli nelle sue stelle. E’ facile da individuare, trovandosi al centro della piccola costellazione della Freccia (in latino Sagitta), collocato sul piano della Via Lattea.
Ci appare con una distanza pari a circa 12.000 anni luce ed una estensione di soli 27 mila anni luce, come una macchia luminosa sfocata di magnitudine 8 percepibile con un binocolo, con dimensioni apparenti pari ad un quinto del diametro della Luna piena.
M71 è l’unico oggetto del catalogo di Messier contenuto nella costellazione della Freccia, fu scoperto da Philippe Loys de Chéseaux nel 1746, che anticipò il famoso paradosso di Olbers (“come è possibile che il cielo notturno sia buio nonostante l’infinità di stelle presenti nell’universo”). Contiene sei giganti di tipo M e le sue stelle più brillanti sono rosse. Appartiene a detto ammasso la stella variabile irregolare Z Sagittae. M71 è stato particolarmente studiato per avere maggiori informazioni riguardo i processi di formazione degli ammassi dato che , se di regola gli ammassi globulari si muovono intorno al piano galattico nell’alone, altri, come M71, si concentrano vicino al piano.
Dettagli tecnici: Ripresa sabato 8 Luglio 2023 per 3 ore con filtro Optolong L-Pro (sqm 19,36) , ho utilizzato il telescopio RC8 Carbon a focale piena 1600 mm , telecamere astronomiche principale e guida rispettivamente Zwo Asi 294 mc pro e Asi 290 MM Mini su montatura equatoriale Skywatcher EQ6R Pro , dati acquisiti con Zwo Asi air pro ed elaborati con PixInsight e Photoshop.
Author: Davide Nardulli