Questo avamposto di ricerca, collocato sul cucuzzolo di una sommità rocciosa in Svizzera, prende il nome da una creatura della mitologia greca: la Sfinge, creatura alla quale viene associato il primo enigma della storia. Nella mitologia greca, un enigma veniva posto dalla Sfinge all’ingresso della città di Tebe, e chi non era in grado di risolverlo veniva strangolato, o addirittura divorato dal mostro.
La stazione della Sfinge ha una vista privilegiata su una delle principali regioni di formazione stellare del cielo osservabile, che prende il nome da un’altra figura mitologica: il cacciatore Orione. In quest’area di cielo, non tutti gli enigmi scientifici sono stati ancora risolti, ma fortunatamente la Sfinge non ha ancora ucciso nessuno scienziato!
La sottile atmosfera del pianeta in questa posizione ad alta quota contiene abbastanza acqua per consentire la formazione di nuvole, che avvolgono l’osservatorio in una nebbia gelata per circa il 40% delle notti. Tuttavia, se si ha un po’ di fortuna, si può osservare lo spettacolo delle gigantesche nubi molecolari di idrogeno ionizzato – provenienti dal cacciatore – illuminare il cielo.
Ho avuto l’opportunità di visitare l’avamposto della Sfinge con l’amico Benjamin Bakarat a settembre, per una notte di astrofotografia. A fine sessione, eravamo felici che sia il pianeta che le creature mitologiche avessero mostrato pietà nei nostri confronti. Il cacciatore aveva fatto la sua comparsa e noi siamo scappati da questo posto meraviglioso senza farci uccidere dalla mancanza di ossigeno, dal freddo o dall’ira della Sfinge.
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Author: Ralph Rohner