Questa splendida immagine a campo largo riprende una porzione di cielo nella costellazione dell’Auriga.
La grande nebulosa sulla destra è la Flaming Star Nebula (IC 405), situata a 1630 anni luce di distanza. Nella sua direzione si osserva una stella (la più luminosa al suo interno) di quinta magnitudine nota come AE Aurigae, una stella variabile ed enigmatica. Si tratterebbe di una delle stelle cosiddette “fuggitive”, perché sono nate nella regione della Nebulosa di Orione circa 2,7 milioni di anni fa e da lì ne sono “scappate”, disperdendosi nella Via Lattea. IC 405 brilla per la radiazione ricevuta da AE Aurigae, che ionizza i suoi gas e le conferisce un colore rosso.
Al centro in basso troviamo la Nebulosa dei Girini (IC 410). Questa regione è sede di importanti processi di formazione stellare generanti stelle di grande massa. I Girini, composti da gas e polveri più dense e più fredde, si estendono per circa 10 anni luce e al loro interno potrebbero nascere nuove stelle. Le loro code gassose, scolpite da venti e radiazioni di massicce stelle neonate, si allungano in direzione opposta alla regione centrale dell’ammasso. IC 410 si trova a circa 20.000 anni luce di distanza.
Procedendo verso sinistra, eccoci arrivati alla Nebulosa del Ragno (IC417), un’altra grande regione di nebularità ad emissione, sede di numerosi processi di formazione stellare. IC417 dista circa 7500 anni luce da noi.
A chiudere questo bel quadro cosmico, in alto a sinistra troviamo l’ammasso aperto M38 (noto anche come NGC 1912). Fu scoperto da Giovanni Battista Odierna prima del 1654. Esso si trova quasi nel centro geometrico della costellazione dell’Auriga ed è ben visibile anche con piccoli strumenti amatoriali, come dei binocoli.
Dettagli tecnici della ripresa:
Author: Cristina Cellini