M31 o Galassia di Andromeda: non ha bisogno di presentazioni questa splendida galassia a spirale distante circa 2.5 milioni di anni luce dalla Terra. Con le sue due compagne satelliti ellittiche M32 (galassia nana visibile nei pressi delle polveri periferiche sulla sinistra di M31) e M110 (più ampia, visibile a destra) formano, insieme ad altre galassie, compresa la nostra via Lattea, il cosiddetto Gruppo Locale, del quale M31 è la componente di dimensioni maggiori (circa 220.000 anni luce di diametro). Il numero di stelle è approssimativamente di 1000 miliardi (circa il doppio rispetto a quelle presenti nella Via Lattea.
La galassia di Andromeda è in rotta di collisione, a circa 400000 Km/h di velocità, con la nostra Via Lattea: si stima che collideranno tra circa 2,5 miliardi di anni, fondendosi e dando origine ad un’unica grande galassia di forma ellittica. La velocità di avvicinamento relativo delle due è stimata in circa 100 – 140 Km/s.
Quando osserviamo queste meraviglie, pensiamo alle distanze in gioco e ai limiti della velocità della luce. Nonostante sia una tra le Galassie più vicine a noi, stiamo osservando M31 com’era 2,5 milioni di anni fa. Mettiamola così: se su quella Galassia ci fossero delle forme di vita così evolute da poter osservare e “risolvere” a livello ottico il nostro pianeta, non vedrebbero metropoli, satelliti e razzi spaziali. A rappresentare il genere umano ci sarebbe l’Homo Habilis, nel periodo del Pliocene, in un mondo quasi tropicale.
Dettagli tecnici e note dell’autore:
“Da quando ho iniziato a praticare astrofotografia, mai prima d’ora avevo ripreso questa splendida e maestosa galassia. Questa immagine è il risultato di un mosaico composto da 2 pannelli uniti, prima volta in assoluto che sperimento questa tecnica”.
Author: Andrea Arbizzi