M81 (nota come galassia di Bode, sulla sinistra) e M82 (galassia Sigaro, a dx) sono i membri più importanti di un gruppo più ampio di 34 galassie, tutte situate nella costellazione dell’Orsa maggiore, distanti mediamente dal nostro sistema solare circa 11,7 milioni di anni luce. Misura, questa, che lo rende uno dei gruppi di galassie più vicini al nostro Gruppo Locale.
Si presume che la galassia di Bode contenga circa 250 miliardi di stelle, essendo leggermente più piccola della Via Lattea. La galassia è uno dei migliori esempi di design a spirale in una galassia, con bracci quasi perfette che si muovono a spirale verso il suo centro. Essa ha una magnitudine apparente di 6,93, il che la rende una delle galassie più luminose. In condizioni eccezionali e cieli veramente bui in luoghi remoti, lontano dall’inquinamento luminoso, può essere intravista ad occhio nudo. Il suo centro presenta un caratteristico rigonfiamento che è stato spiegato sia come conseguenza della collisione con una galassia vicina che ha causato la compressione di nubi di gas e polvere interstellari, collassando per produrre stelle massicce ad alta temperatura, o per l’esistenza di un quasar.
La Galassia Sigaro è uno dei più caratteristici oggetti celesti che costellano i cieli serali delle nostre latitudini. A guardarla in questa splendida immagone, è facile capire il perché. M82 è una galassia a spirale barrata che si trova a circa 12 milioni di anni luce da noi, in direzione della costellazione dell’Orsa Maggiore.
Questi due oggetti del profondo cielo sono avvolti in una debole nebulosa di flusso integrato (IFN), formata da minuscole particelle di polvere illuminate dalle stelle della nostra Galassia. Si tratta pertanto di un gioco prospettico.
Dettagli tecnici e note dell’autore:
Questa immagine della splendida coppia di galassie nell’Orsa Maggiore, è il risultato di una bellissima serata sotto l’ottimo cielo dell’appennino umbro. E’ proprio la qualità del cielo che ha permesso di raggiungere un’ottima risoluzione ed estrarre parte della INF (Integrated Flux Nebula), ovvero delle nebulosità periferiche lontane dal piano galattico illuminate dall’intera nostra galassia. Queste nebulosità sono molto deboli e richiedono pose lunghe e cieli molto bui per essere immortalate. L’immagine è frutto di un lavoro parzialmente cooperativo: da me è stata effettuata oltre che l’elaborazione complessiva, l’acquisizione della base RGB di circa 6.5 ore, a cui ho aggiunto circa 15 ore di H-alfa fornite gentilmente da Francesco Radici e acquisite da lui in momenti diversi e con diversa strumentazione; queste pose hanno permesso di esaltare gli “sbuffi” di idrogeno perpendicolari al nucleo galattico di M82 e generati dalle forze mareali e dagli incontri ravvicinati con M81.