Ecco a voi M31, la Galassia di Andromeda. Situata nella costellazione di Andromeda da cui prende il nome, è l’oggetto più lontano che l’uomo possa vedere ad occhio nudo, con i suoi 2,5 milioni di anni luce di distanza. Si tratta di una Galassia a spirale, che assieme alla nostra Via Lattea e alla Galassia del Triangolo, fa parte dell’Ammasso Locale di Galassie, che contiene anche una cinquantina di galassie minori, la maggior parte satelliti delle tre più grandi (un esempio sono le nubi di Magellano, piccole galassie satelliti della Via Lattea, visibili nell’emisfero Sud).
In questa ripresa sono visibili anche due galassie nane satelliti, M32 e M110 (le altre due formazioni stellari sfocate a sinistra e appena sotto Andromeda).
Quando osserviamo queste meraviglie, pensiamo alle distanze in gioco e ai limiti della velocità della luce. Nonostante sia una tra le Galassie più vicine a noi, stiamo osservando M31 com’era 2,5 milioni di anni fa. Mettiamola così: se su quella Galassia ci fossero delle forme di vita così evolute da poter osservare e “risolvere” a livello ottico il nostro pianeta, non vedrebbero metropoli, satelliti e razzi spaziali. A rappresentare il genere umano ci sarebbe l’Homo Habilis, nel periodo del Pliocene, in un mondo quasi tropicale.
Dettagli tecnici di ripresa: ASI 2600MC Pro cooled to -10degC. William Optics GT 81, Flat 6AIII, ASIAir Pro, HEQ5 Pro guided, ZWO EAF, Optolong L-Pro filter, 50 x 180s lights, 20 x 60s lights, 80 flats, 80 dark flats. Bortle 3-4 skies.
Author: Shane Jones